domenica 25 marzo 2012

Mio sovversivo amore

Lui è qua, falsità come, radioattività
Che mentre c'è da osare
Uccide lo spettacolo carnale
E l'anima brucia più di quanto illumini
Ma è un addestramento mentre attendo

Che io m'accorga che so respirare
Che sei il mio sovversivo
Mio sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
E' il naturale processo di eliminazione

Forse se, forse se, porta ad esitare
Io vengo dall'errore, uno solo
Del tutto inadatto al volo
E anche se vedo il buio, così chiaramente
Io penso la bugia affascinante

E non mi accorgo che so respirare
Che sei il mio sovversivo
Mio sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
E' il naturale processo di eliminazione

Lui è qua, lui è qua come, radioattività
Che mentre c'è da osare,
Uccide lo spettacolo carnale
Cinque pianeti, tutti nel tuo segno
Il fallimento è un grembo e io ti attendo

Mentre ti scordi che puoi respirare
Che sono il sovversivo
Tuo sovversivo amore
Non c'è torto o ragione
E' il naturale processo di eliminazione








sabato 24 marzo 2012

Avrai poche cose, tra quelle cose ci sarò io


Avrai poche cose ma quelle le avrai:
 
le lampadine fulminate,
il buio, i fantasmi fosforescenti.
Ad occhi chiusi t’incamminerai.
Vivrai sotto i ponti di giorno.
La gente al volo afferrerai.
Chiamerai la luna dai tetti.
Ridurrai in nuvole il fumo.
Tra i gatti sarai solo, come un dio.
 
Avrai poche cose, tra quelle cose
ci sarò io.

martedì 20 marzo 2012

Ebbra la primavera corre nel sangue






Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.


"Vuoto d'amore",
Alda Merini

mercoledì 14 marzo 2012

Non bussare… dietro la mia porta non ci sono più,



Avevo lasciato alle mie spalle una porta socchiusa.
E in un muto angolo avevo aspettato che il tuo piede mettesse fine a quell'attesa.
Chiuderla non mi era possibile.
Certi amori non finiscono se prima non sfiniscono noi.
Si è posato anche quel vento, si è posato sui mobili, gli stipiti, la maniglia.
Su di me.
Lo spiraglio di luce che filtrava e dorava la polvere sospesa si è offuscato.
Nella tua luce non ho visto nient'altro che il mio buio.
E in questo buio mi sono lasciata accecare.


Ultimo alito di vento.
Volano i capelli sugli occhi e li soffio via.
Nuova luce.
Non più da te. La porta si è chiusa.



Ninna nanna ( Il tuo futuro )

Ci saranno sempre gesti che mi muoveranno un brivido dall'interno.
Un bimbo che infila i piedini tra la tua coscia e il cuscino del divano.


Si spande il calore.
Si spande fuori e dentro.

Ti sei fatto posto nel divano come nel mio cuore.
Questa mano cerca difesa,
Che non incontri mai offesa.
Né terreno impervio
Dove rincorrere un pallone.
Calzette blu hanno trovato posto sotto la mia coscia.
Docile vizio che mi scioglie il cuore.
Rintana qui i tuoi piedi
Quando lavoro e fatica divoreranno il tuo giocare.
Che le tue fantasie ti restino accanto
E le tue ingenue paure non si facciano sopraffare dallo sconforto.
Rimani geloso di ciò che possiedi
E di tanto in tanto mantieniti disubbidiente.
Addormentati tardi la sera prima di una gita e svegliati ancora entusiasta.
Fai volare i tuoi aeroplani. 
Vola con loro. 
Non scendere fino a merenda.
Sporcati le mani e il naso di gelato, sei un clown bellissimo conciato così!
Non dimenticare come costruire una capanna di cartone. 
E fa lo stesso col tuo futuro.



Con amore.



martedì 13 marzo 2012

riempire un mondo vuoto…. Si può.

180.345 sogni sono tutti i sogni che farai nella tua vita se ti metterai a dormire almeno per 3 ore a notte e a questi aggiungerai
Quelli che farai ad occhi aperti
Quasi 11 metri di capelli cresceranno sulla testa sulla quale ti farai 6.000 shampoo e cambierai
16 lavatrici e 15 computer con segreti che non sempre salverai
dirai almeno per 50 volte ti amo e finirai 300 volte da qualche dottore e prenderai 60.000 piccole pilloline e poi
farai prenderle anche tu…
riempire un mondo vuoto…. Si può.

Andrai a letto con una ventina di persone delle 1.900 che avrai conosciuto in giro e cambierai
Una decina di auto e coprirai quasi 1.000.000 volte la distanza fra la luna ed il tuo bar
Desidererai un'altra vita, un'altra donna, un'altra casa per tornare e fare finta che sia tua
E piangerai 30 litri di lacrime ma di queste solo un litro di gioia

Batterai le ciglia
400.000.000 di volte
Berrai 1.000 birre
E 2.000 bottiglie di vino

tutti questi numeri non servono poi a niente perché i conti alla tua vita potrai farli solo tu
e chi non conterà su di te vedrai che non conterà mai niente!
20 persone che ami se ne andranno
ti chiederai se c'entrerà Dio
Oh, non basta un addio, non basta un addio

Batterai le ciglia
400.000.000 di volte
Berrai 1.000 birre
E 2.000 bottiglie di vino



[Di vino, Marta sui tubi]





lunedì 12 marzo 2012

Sedie a tre gambe

Il bisogno non è mai unilaterale. Si fa in due. O tre. O più.
Ma mai da soli.
L'egoismo è unilaterale.
Il bisogno, in fin dei conti, è ammissione di insufficienza, il "non ce la posso fare". La consapevolezza che non bastiamo a noi stessi.
Ma allora, messa così, nessuno può essere chiamato egoista!
Ma allora quando si entra nella concezione negativa?
Quando il nostro bisogno danneggia gli altri? Ma dai, non siamo ipocriti, ci danneggiamo continuamente. Lo chiamano "spirito di sopravvivenza", "di autoaffermazione".
Io sono più per compatirli gli uomini.
In fondo, considerarci dei lupi è veramente svilente. Se siamo diventati uomini un qualcosa di umano ci sarà stato svelato, no?
Siamo mancanti.
E la mancanza stimola il bisogno.
Siamo sedie a tre gambe. Stabili fino a quando non si decida di dondolarsi.
Al ché, si cade.
Bam!